Computer e tablet nemici della digestione, allarme dai nutrizionisti

Troppo tempo su apparati elettronici, pasti veloci e si mastica sempre di meno

 
Computer, tablet e smartphone per molti versi contribuiscono senz’altro a migliorare la qualità della vita, ma come per tutte le cose l’importante è non eccedere, non lasciare che il loro uso vada a discapito di altre attività e funzioni fondamentali. Come, ad esempio, l’alimentazione.
Stavolta l’allarme arriva da nutrizionisti e cuochi: a causa di troppa permanenza davanti a Pc, iPad, iPhone et similia, le persone masticano sempre di meno. Soprattutto i più giovani hanno perso l’abitudine a farlo con conseguenze anche dannose sulla digestione, sul rendimento e il livello di attenzione. Sul tema concordano importanti nutrizionisti come Evelina Flachi e Giorgio Calabrese e anche cuochi di primo livello come lo chef Giuseppe Iannotti, una stella Michelin, da poco alla guida del Ristorante Boscolo Hotel Milano che rivela “computer e iPad stanno rivoluzionando le abitudini alimentari dei più giovani per cui anche il nostro modo di cucinare sta cambiando”.
Secondo i nutrizionisti, infatti, la prima digestione comincia da una buona masticazione. Masticare poco e male danneggia pesantemente la nostra vitalità, perché appesantiamo lo stomaco e l’intestino con del lavoro inutile. Non ha dubbi Evelina Flachi, specialista in scienza dell’Alimentazione e docente di “Nutrizione per il Benessere” all’Università degli Studi di Milano: “Ogni pasto andrebbe consumato almeno in 20-30 minuti e le distrazioni tecnologiche andrebbero evitate perché portano a trangugiare e masticare poco o nulla senza nemmeno prestare attenzione a quello che si ha nel piatto. Tensione nervosa, pancia gonfia e mal di testa – sottolinea l’esperta – sono solo alcune delle conseguenze di una cattiva masticazione che comporta una scorretta assimilazione degli alimenti e una cattiva digestione. Mangiare di fretta e con distrazione può portare inoltre ad un aumento di peso: si ingrassa perché non masticando più non si ha il senso di pienezza, di appagamento, dunque si mangia per una forma compensativa con conseguenze sulla linea”.
Secondo Giorgio Calabrese “le persone che sono costantemente davanti al computer ‘piluccano’. Siamo diventati come gli americani , un pasto unico dal mattino alla sera. Stando davanti al pc si ingoiano, trangugiano noccioline, caramelle che sono dure da masticare e ciò comporta un super lavoro prima dello stomaco, poi dell’intestino e quindi anche del fegato, con danni che non si vedono subito ma dopo un certo periodo”. Il noto nutrizionista consiglia inoltre di “evitare lunghe discussioni se non la piccola chiacchiera quando si va a pranzo o a cena, per avere il tempo di masticare. Siccome bisogna parlare di lavoro o altro, si dà un ultimo colpo di masticazione poi lo si ingoia per poter parlare.
Meglio riservare la risoluzione dei problemi a prima o dopo il pasto. I venti minuti dedicati alla pausa pranzo sono una cosa intima e personale che porta ad una positività anche di qualità e di alimentazione”.

Fonte: Askanews

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