Aprile dolce dormire. Ma occhio alle malattie del sonno

Aprile dolce dormire: un proverbio sempre attuale, che evoca la spossatezza primaverile dovuta al cambio di stagione. Tuttavia, questo famoso detto puo’ essere letto anche sotto un’altra ottica: i disturbi del sonno sono infatti molteplici, insidiosi e spesso sottovalutati.
Si tratta di un gruppo molto eterogeneo di malattie con netta prevalenza delle insonnie (ne soffre in modo persistente almeno il 10% degli individui della popolazione generale) e dei disturbi respiratori: russamento e apnee del sonno colpiscono infatti piu’ di 4 milioni di italiani (4% degli uomini e il 2% delle donne) di eta’ compresa tra i 30 e i 60 anni.
Malattie che, se non curate adeguatamente, possono essere altamente invalidanti e nel caso di quelle respiratorie condurre alla morte per danno cardiovascolare. Ben oltre, quindi, i semplici effetti solitamente considerati, come occhiaie, irritabilita’ e stanchezza diurna. Sintomi come l’insonnia o il russare vengono troppo spesso intesi come patologie a se’ stanti o legate ad altre problematiche come stress o tensione. La realta’ e’ pero’ molto piu’ complessa e riconducibile ad una sola radice: il sonno e i suoi disturbi. Le patologie esistenti sono circa 100: alcune sono solo accentuazione di manifestazioni fisiologiche o parafisiologiche, altre sono invece vere e proprie malattie gravate da alto rischio individuale e collettivo e di un notevole impatto sociale in virtu’ dell’elevata diffusione.
Tra queste, la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), il piu’ frequente disturbo respiratorio del sonno che ha un impatto epidemiologico pari al diabete. Ad oggi la formazione universitaria non contempla una scuola di specializzazione in ”Medicina del Sonno” tralasciando dunque dall’insegnamento le problematiche che possono affliggere un terzo del nostro tempo. Tuttavia, a fronte di questa importante carenza formativa, l’Associazione Italiana Medicina del Sonno (AIMS), a cui afferiscono tra i piu’ importanti rappresentanti Nazionali ed Internazionali di Medicina del Sonno, ha istituito un master universitario e forma ”Medici Esperti in Medicina del Sonno”.
A prescindere dalla specializzazione di fondo di ogni professionista, cio’ che e’ importante nella Medicina del Sonno e’ il lavoro in equipe, nell’ottica della gestione multidisciplinare delle patologie del sonno, poiche’ e’ solo dalla condivisione unanime di diversi punti di vista di uno stesso problema che si trova la soluzione piu’ idonea per ogni singolo paziente. Pertanto, pneumologi, neurologi, otorini, psicologi, cardiologi, odontostomatologi, dietologi sono tutti chiamati in causa per affrontare i disturbi del sonno nel rispetto della multidisciplinarieta’. Ed e’ con tali premesse che da qualche settimana, sono iniziate interessanti iniziative per cercare di coinvolgere tanto i potenziali pazienti quanto i medici di famiglia. Entrambe le categorie, infatti, devono acquisire maggiore consapevolezza su questo argomento: il ruolo dei medici di base e’ fondamentale, poiche’ rappresentano il punto di riferimento per ogni individuo; chiunque si rivolge al proprio medico di fiducia dovrebbe segnalare quei disturbi considerati di ordinaria amministrazione o effetti collaterali di altre malattie.
Sono cosi’ iniziati, da una parte, congressi dedicati esclusivamente a questo tema e finalizzati a sensibilizzare i medici sui disturbi del sonno; dall’altra, sono state promosse visite gratuite con specialisti per chi ritiene di dover verificare la qualita’ del proprio sonno. E a maggio, dal 9 all’11, la IV edizione di RomaSonno al Grand Hotel Melia’: ampio spazio nella trattazione di tali argomenti con la partecipazione di specialisti di ogni parte d’Italia giunti a Roma per contribuire alla lotta contro la diffusione delle patologie del sonno e di come queste possono alterare la qualita’ della nostra vita.

(Fonte: SaluteOggi – ASCA.it)

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