Fumo: prima sigaretta a 15 anni triplica rischio morte cancro

”Un quindicenne ha una probabilita’ di morire di cancro tre volte maggiore rispetto a chi inizia dieci anni piu’ tardi e circa l’87% dei fumatori comincia entro i 20 anni. Nella fascia d’eta’ tra i 15 e i 24 anni, fuma il 15,9% dei maschi e il 21,8% delle femmine. Circa un milione e mezzo di ragazzi”. Questi alcuni dei principali dati, annunciati dal senatore Pd Ignazio Marino, nel corso della presentazione dello studio curato dall’associazione i-think, il think tank di cui e’ presidente.

Un miliardo di morti. E’ il bilancio del tabagismo, per l’Organizzazione Mondiale della Sanita’, nel XXIesimo secolo.

Nel XXesimo le vittime erano 100 milioni. Il fumo di tabacco uccide una persona ogni 6 secondi. Ogni giorno tra gli 80.000 e i 100.000 giovani iniziano a fumare. In Italia si dichiara fumatore il 20% delle donne e il 24% degli uomini adulti italiani. 70.000 morti nel nostro Paese, ogni anno, sono attribuibili al fumo, con dei costi diretti, per il Servizio Sanitario Nazionale, di alcuni miliardi di euro. La chiave e’, ancora una volta, la prevenzione.

”La vita di un fumatore abituale e’ di circa 10 anni inferiore rispetto a quella di un non fumatore – riferisce il Presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale – e il consumo di sigarette giornaliero medio di un ragazzo non si discosta significativamente da quello di un adulto. I giovani di questo tempo, sul tema del fumo sono proiettati nel presente, non vedono la loro salute futura a rischio. Anzi, il rischio diviene valore, il danno cui ci si espone diventa indice di coraggio”.

”Tutti gli strumenti di deterrenza e di prevenzione per dissuadere i giovani dal cominciare a fumare e aiutarli a smettere – annuncia Marino – sono contenuti nel disegno di legge bipartisan, presentato insieme al Presidente Antonio Tomassini nel 2010: l’innalzamento a 18 anni dell’eta’ per l’acquisto e il consumo di prodotti a base di tabacco; l’estensione del divieto di fumo alle pertinenze delle scuole; le maggiori sanzioni per chiunque venda o somministri prodotti a base di tabacco ai minori di diciotto anni; l’istituzione di un Fondo per la prevenzione e riduzione dei danni del tabagismo; l’inserimento di un ‘bugiardino’ che riveli presenza e quantita’ delle sostanze cancerogene contenute nelle sigarette. E’ tutto li’, non c’e’ bisogno di nuove leggi”.

(Fonte: SaluteOggi – ASCA.it)18

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