Allarme dermatologi, sole primaverile da non sottovalutare

Brutte notizie per gli amanti della bella stagione: la primavera tardera’ ancora ad arrivare. Gli esperti meteorologi, infatti, hanno previsto che ci vorra’ non meno di una settimana prima che il tempo migliori stabilmente e le temperature abbandonino definitivamente valori tipicamente invernali. Tuttavia gia’ da adesso occorre darsi da fare per preparare nel migliore dei modi il proprio corpo all’impatto con il primo sole. Fabio Rinaldi, dermatologo a Milano e presidente dell’IHRF – International Hair Research Foundation, mette in guardia circa i rischi per la pelle e i capelli.

Con le prime giornate di sereno e’ forte il bisogno di stare all’aperto e sentire addosso tutti i benefici dell’esposizione solare. Si abbandonano le palestre per fare attivita’ sportiva en plein air, si predilige andare in bici, fare lunghe passeggiate e, per chi ne ha la possibilita’, approfittare, perche’ no, anche di una sosta al mare. Il sole e’ senza ombra di dubbio fondamentale per l’organismo e ha su di esso numerosi effetti benefici: stimola la sintesi della vitamina D, accentua il tono fisico e muscolare, migliora l’umore, attenua i dolori muscolari. Ma bisogna prestare attenzione ai rischi cui vengono esposti pelle e capelli: il sole primaverile puo’ risultare infatti molto pericoloso soprattutto perche’ la pelle, pallida e indifesa dopo l’inverno, e’ particolarmente vulnerabile.

”Il sole primaverile – conferma Rinaldi – e’ molto insidioso: la pelle, infatti, difficilmente si arrossa e quindi viene percepito erroneamente come meno dannoso. Si tende dunque a sottovalutare il trauma che la pelle subisce proprio in primavera, in cui le occasioni di esposizione ai raggi ultravioletti si moltiplicano all’improvviso”. ”Lo stesso vale per i capelli – continua il dermatologo – ai quali si tende generalmente a dare minor peso in termini di protezione, non tenendo conto che una moderata esposizione al sole puo’ nuocere ai loro bulbi e quindi danneggiare il cuoio capelluto”.

Rinaldi non si riferisce soltanto al sole che si puo’ prendere in montagna o al mare approfittando delle prime belle giornate primaverili. ”Quello che si prende in citta’ – chiarisce l’esperto – e’ anzi di gran lunga piu’ pericoloso. Spesso in questi casi, infatti, l’esposizione al sole e’ involontaria e, quindi, non protetta: cio’ puo’ provocare scottature, arrossamenti ed eritemi che sono la causa principale dell’invecchiamento cutaneo. Inoltre anche i capelli rischiano di inaridirsi e danneggiarsi per l’eccessiva esposizione ai raggi UVA”.

(Fonte: SaluteOggi – ASCA.it)

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