No a sedentarieta’, 1 italiano su 2 sogna citta’ per camminare

Gli italiani nemici della sedentarieta’: uno su due vorrebbe l’estensione delle aree pedonali o l’apertura di nuovi spazi verdi, al 40% piacerebbe che venissero organizzati piu’ spesso tour a piedi delle nostre citta’, mentre il 10% dei cittadini vorrebbe veder disincentivato l’uso delle automobili. L’obiettivo? Per circa il 60% degli italiani si potrebbero avere grandi benefici per la salute, con un occhio di riguardo anche alle nuove generazioni, per un cittadino su cinque si avrebbero finalmente citta’ piu’ a misura d’uomo, mentre il 17% indica nel risparmio dei soldi della benzina il target principale di una ”vita a piedi”. Sono i risultati del sondaggio pubblicato su ”Il ritratto della salute News”, il quotidiano on-line interamente dedicato alla prevenzione, della Societa’ Italiana di Medicina Generale (SIMG), cui hanno risposto 4.916 persone.

”In Europa ogni anno sono 600.000 i decessi riconducibili alla sedentarieta’, una delle dieci cause principali di mortalita’ e disabilita’ al mondo – afferma Claudio Cricelli -. Uno stile di vita sbagliato puo’ avere conseguenze fortemente debilitanti e, in alcuni casi, mortali. Ma restare in forma e’ semplice: basta percorrere al giorno una distanza ben precisa, ovvero 3 km, circa 5000 passi”. Per far conoscere agli italiani tutti i benefici di una attivita’ tanto semplice ma altrettanto preziosa, diventano fondamentali progetti che promuovano stili di vita sani e diffondano messaggi di salute. ”Ecco perche’ a settembre, in 31 citta’ del nostro Paese, prendera’ il via il progetto ‘Citta’ per camminare’, che verra’ presentato in occasione di un Convegno Nazionale al CONI – continua Cricelli -. Si tratta di un’iniziativa che nasce per promuovere la cultura del movimento fisico, alla portata di tutti, unendola all’interesse storico-artistico e paesaggistico”. Ma il progetto presenta ulteriori obiettivi: incoraggiare l’idea di un maggior utilizzo pedonale delle citta’ favorendo politiche di mobilita’-sostenibile; favorire lo sviluppo della cultura dell’andare a piedi; incidere sugli stili di vita della gente in funzione di un miglioramento della salute; promuovere le citta’ ed il loro territorio.

”Camminare e’ l’attivita’ fisica primaria per la prevenzione e la scoperta delle citta’ aggiunge Maurizio Damilano, campione olimpico e mondiale di marcia e ideatore del progetto – ma bisogna avere percorsi attrezzati e per far questo bisogna sviluppare una politica di fruibilita’ delle citta’ piu’ a dimensione d’uomo”.

(Fonte: SaluteOggi – ASCA.it)

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