Disturbi del sonno? 10 regole ambientali per dormire meglio

Focus sull’ambiente e sulle abitudini

Dormire male non sempre è la conseguenza di una patologia o è un sintomo di essa, ma anche di comportamenti non corretti, a partire da quelli ambientali. Per favorire la conoscenza dell’igiene e della corretta gestione del sonno, delle sue patologie e delle complesse problematiche connesse, Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus, ha predisposto un decalogo di istruzioni incentrato sull’ambiente cui ispirarsi per rendere migliore e ristoratore il sonno.

1. La biancheria più appropriata nel letto – L’acquisto di lenzuola, coperte, piumoni, pigiami, rappresenta un primo passo verso la ricerca del comfort necessario per un buon riposo notturno. Il piumino dovrà avere proprietà anallergiche. La scelta dei cuscini è fondamentale. Ipoallergenici, naturalmente.

2. Il ruolo rilevante del materasso e dei cuscini – Il materasso giusto è quello che permette di avere un sonno profondo e naturale, che consente di svegliarsi al mattino senza dolori o rigidità muscolare. C’è solo un modo per scoprirlo: provarli! Il materasso, i cuscini e le lenzuola influenzano la qualità del sonno più che la quantità.

3. La temperatura della camera da letto – Come sostengono i ricercatori, una stanza fresca, tra 18 e 22 gradi, rende migliore il sonno. Dormendo la temperatura corporea scende leggermente, con un minimo tra le 23 e le 3 del mattino, per poi risalire. Se l’ambiente è troppo caldo potrebbe interferire con il sonno e rendere le persone irrequiete per tutta la notte.

4. Prestare attenzione a profumi e odori – Alcuni odori possano avere un effetto sul sonno. La lavanda ha dimostrato di diminuire la frequenza cardiaca e la pressione del sangue e potenzialmente aiuta a sentirsi più rilassati.

5. Prepararsi la sera per la mattina successiva – Quando si torna a casa può capitare di continuare a pensare, con impegno, a ciò che si dovrà fare il giorno successivo. Innescando così il rischio di dormire agitati. Bastano 10 minuti per preparare tutto la sera prima e ci si sveglierà con meno preoccupazioni.

6. L’ambientazione delle camere da letto – La camera da letto va immaginata come un santuario. Deve essere pulita, sgombra di carte per evitare la polvere e ordinata. Computer e televisore impediscono di considerare la camera un rifugio dedicato al riposo; meglio evitarli.

7. Il rumore condiziona la qualità del sonno – Durante il sonno, il cervello continua a registrare ed elaborare i suoni. Il rumore può ostacolare il sonno e causare risvegli indesiderati, oppure variare le fasi del sonno o provocare cambiamenti nella frequenza cardiaca e nella pressione del sangue; anche per periodi così brevi da non ricordarli la mattina seguente.

8. Luce e buio influenzano il sonno – Si dorme meglio al buio. Se le palpebre si muovono passando da una fase di sonno ad un altra, anche la luce dei lampioni o la luna piena sono in grado di svegliarci. Destarsi pochi minuti prima della sveglia e ammirare il proprio senso del tempo, ricorda che gli esseri viventi hanno un orologio interno che rispecchia i cicli naturali del giorno e della notte.

9. Un recente sondaggio ha rilevato che il 95% delle persone utilizza computer, videogiochi o telefono cellulare per alcune notti a settimana entro un’ora dal coricarsi. La luce elettronica disturba il sonno perché invia al cervello segnali di attivazione.

10. Cosa mangiare per dormire meglio – Alcuni alimenti possono favorire un sonno più efficace. Ma la scelta migliore è quella di mangiare poco, se possibile due ore prima di dormire, evitare alcool o sostanze stimolanti come la caffeina.

Fonte: Askanews.it

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