Torna l’ora solare, 12 mln italiani a rischio disagio emotivo

Lo psichiatra: ecco il vademecum per superare sindome depressiva

Anche il corpo umano, come quello di piante e animali, risponde ad un complicato meccanismo di orologi interni, le cui lancette ticchettano seguendo un ritmo che, se alterato, fa inceppare l’intero sistema. Ecco perchè alcune personalità molto sensibili in questo periodo iniziano a soffrire di un vero e proprio disturbo, la SAD “Seasonal Affettive Disorder”, la depressione stagionale i cui effetti stanno per essere acuiti dal ritorno dell’ora solare in programma il prossimo fine settimana: gli italiani che ne soffrono secondo gli ultimi studi sono oltre 3 milioni e, nei casi più gravi, queste persone possono manifestare problemi ben più gravi come l’alcolismo e l’uso di sostanze stupefacenti.

Gli effetti negativi colpiranno i “gufi”, le persone che prediligono coricarsi alle ore piccole, e soprattutto le “allodole”, che amano godersi le prime ore di luce del giorno. Lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, spiega: “Le attività ormonali e cerebrali che regolano il sonno e le malattie dell’umore hanno una ritmicità sia giornaliera che mensile e annuale. Molte teorie derivate da evidenze scientifiche suggeriscono che la depressione sia proprio la malattia dei ritmi biologici: una loro alterazione precipiterebbe i meccanismi che generano la sindrome depressiva, fatta infatti non solo di mal di vivere, pessimismo, sensi di colpa e apatia ma anche di sintomi prettamente fisici e anche più intuitivamente riconducibili ai ritmi circadiani: insonnia, inappetenza, un’oscillazione della gravità della sintomatologia nel corso della giornata”.

Ma non è tutto, esistono ulteriori e approfonditi studi che documentano un cambiamento della qualità del sonno, non solo della durata e della percezione di benessere durante il giorno. Secondo recenti statistiche inoltre in questi periodi dell’anno aumentano notevolmente gli incidenti stradali, verosimilmente legati a una minore capacità di concentrazione e ad un maggior rischio quindi d’incorrere in disattenzioni fatali.

Per l’esperto, dunque bisogna far tesoro di poche semplici regole: “Innanzitutto va verificato se effettivamente abbiamo un profilo da gufo o da allodola, perché in quest’ultimo caso dovremmo risentire maggiormente dell’ora solare” e “cercare di risincronizzare i ritmi circadiani provando ad andare a letto prima nei giorni immediatamente prima del cambio dell’ora e alzandoci un po’ più presto nello stesso weekend”. Consigliata attività fisica aerobica, a chi non soffre di pericolosi fattori di rischio cardiocircolatori. Vietate le abbuffate ma anche lo spuntino di mezzanotte che appesantisce priuma di andare a dormire. E poi persone particolarmente sensibili a questi cambiamenti potranno ricorrere a una specifica terapia naturale “che consiste nella risincronizzazione dei ritmi circadiani mediante esposizione, in determinate fasce orarie della mattina, a luce brillante indotta da specifiche lampade, che permettono un effetto di generazione di un’alba artificiale”. Infine, sì all’attività fisica al mattino presto sfruttando le ore di luce: “la sveglia all’alba, seguita da una sessione di movimento, aiuta a superare gli effetti dei malesseri stagionali”.

Infine, i cibi da preferire sono principalmente il pane, la pasta, il riso, la lattuga, il radicchio, alcuni formaggi freschi, la zucca, le rape ed i cavoli, oltre al latte caldo e alla frutta zuccherina; la sera è meglio evitare cibi elaborati o conditi eccessivamente (curry, pepe, paprika, troppo sale). Sconsigliati superalcolici, cioccolato e bevande ad elevato contenuto di caffeina e teina.

Fonte: Askanews.it7

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