Fumo passivo, 8 italiani su 10 ignorano che provoca il cancro

In Lazio tabagista 1 persona su 5; 4.300 casi tumore polmone anno

Nel Lazio il tumore al polmone colpisce ogni anno circa 4.350 persone (40.000 in tutta Italia). È la terza neoplasia più frequente ma i cittadini non sembrano essere ben informati sulle cause. 8 italiani su 10 non sanno che il fumo passivo provoca la malattia. E infatti il 71% fuma regolarmente in luoghi chiusi, mentre per il 43% smettere con le sigarette non riduce il rischio di sviluppare questa patologia. Una diffusa ignoranza che preoccupa, visto che il 49% dichiara di fumare in presenza di bambini. Sono alcuni dei dati emersi dal sondaggio condotto dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) su oltre 3.000 cittadini.

L’indagine è presentata oggi all’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma e fa parte della campagna nazionale di sensibilizzazione sul tumore del polmone. L’iniziativa, promossa dall’AIOM con il patrocinio della Fondazione “Insieme contro il Cancro” e dell’associazione di pazienti “WALCE” (Women Against Lung Cancer in Europe), prevede un tour in otto regioni ed è realizzata con il supporto di Boehringer Ingelheim.

“Il cancro al polmone si caratterizza da un forte stigma sociale – spiega Francesco Cognetti presidente della Fondazione Insieme contro il Cancro e Direttore Dipartimento Oncologia Medica Istituto Nazionale Regina Elena di Roma – Il 59% degli intervistati ritiene che chi è colpito dalla malattia, soprattutto se si tratta di un tabagista, sia ‘colpevole’ della sua condizione. Nel Lazio oltre il 23% della popolazione fuma regolarmente. Ricordiamo che respirare sigarette, proprie e altrui, determina il 90% del totale dei decessi per tumore del polmone. E il fumo passivo è un importante fattore di rischio, che aumenta fino al 30% le probabilità di sviluppare la malattia. Ma, come risulta dal sondaggio, troppi ignorano le regole fondamentali della prevenzione. Per questo abbiamo deciso di promuovere un progetto nazionale rivolto a cittadini, oncologi e Istituzioni”.

Fonte: Askanews

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