Mal di testa è donna, in Italia 9 milioni di malati

I soggetti più colpiti dal mal di testa sono le donne, in un rapporto di 1 a 5 rispetto agli uomini. In Italia l’emicrania è quella che colpisce di più – il 12% della popolazione – nel mondo sono due miliardi e mezzo le persone che ne soffrono, 9 milioni i malati in Italia. La crisi dolorosa può essere anche molto intensa tanto da spingere il soggetto a isolarsi al buio e in silenzio. Un disturbo troppo spesso sottovalutato e affrontato con l’abuso di farmaci, che nel tempo portano alla cronicizzazione del dolore.

Le cause? Ormoni, predisposizione genetica e familiarità. Un disturbo per niente banale tanto che l’Organizzazione mondiale della Sanità ha promosso una campagna globale contro le cefalee considerate la settima malattia più disabilitante (in particolare per le donne tra i 15 e i 44 anni) e in buona compagnia – per il dolore che provocano – con metastasi ossee, infarto e colica renale. Il generico mal di testa si colloca al secondo posto per nuove diagnosi all’anno con la cefalea di tipo tensivo (20,77%, adolescenti compresi) e al terzo con l’emicrania (15%) dopo la carie dentale. Emicrania con o senza aura (i sintomi che la precedono); cefalea di tipo tensivo (ne soffrono uomini e donne allo stesso modo) e cefalea a grappolo (tipica patologia del sesso maschile, detta anche cefalea del suicidio) le principali forme di cefalea primaria. Poi ci sono le cefalee secondarie, dovute a cause esterne come traumi, tumori, lutti, separazioni.

Di prevenzione, basata su un corretto stile di vita e controlli periodici, si parlerà sabato 24 gennaio, dalle ore 17.00, durante l’incontro gratuito “Mal di testa è donna: come riconoscere la cefalea, l’emicrania, i disturbi di pressione e le vertigini” promosso e organizzato a Roma, nella Parrocchia San Girolamo a Corviale (via dei Buonvisi 3) dalla onlus Atena Donna (www.atenaonlus.com) presieduta da Carla Vittoria Cacace Maira. Per l’occasione il professor Francesco Di Sabato, dal 2004 direttore dell’unità operativa Diagnosi e cura delle Cefalee del Policlinico Umberto I di Roma, intervistato dalla giornalista dell’Ansa Maria Emilia Bonaccorso, illustrerà come fare prevenzione, in fatto di mal di testa, dall’adolescenza alla menopausa.

Obiettivo di Atena, l’associazione della Fondazione Atena di Giulio Maira, professore di Neurochirurgia presso l’Humanitas di Milano e il Campus Biomedico di Roma, è avvicinarsi a quelle donne poco preparate che più di tutte hanno bisogno di aiuto, spiegare loro in modo semplice come tutelare la salute, cancellando falsi miti e paure.

“La cefalea – afferma prof. Di Sabato – è una patologia complessa che si manifesta con diversi sintomi. Tra i quali nausea e vomito, disturbi alla luce, agli odori e ai rumori, sensazione di sbandamento, ma che ha in tutti i casi il dolore che la rende invalidante. Un problema che, se non trattato adeguatamente, è destinato alla cronicità. Ho in cura pazienti che da anni quotidianamente assumono ansiolitici, antidepressivi, antiepilettici e betabloccanti come fossero acqua fresca. Un abuso farmacologico che però non sempre è risolutivo”.

“Alcuni forme si possono curare con la ginnastica posturale, ad esempio. Ma occorre fare attenzione con l’attività motoria. Lo sport infatti peggiora la situazione nel caso in cui la persona soffra di emicrania in fase acuta. Per la cefalea di tipo intensivo, infatti, è meglio una camminata a passo veloce o una biciclettata lenta”.

Fonte: Askanews

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